sabato 26 maggio 2012

E nel fine settimana....

Napoli - Ecco i principali eventi in Campania: Venerdì presso gli spazi della libreria La Feltrinelli: “Il Quartetto Savinio” presenterà il cd Quintetti per pianoforte di Dvorak e Sostakovic, un quartetto d’archi, composto da due violini, una viola e un violoncello, fortemente apprezzato dai compositori romantici come espressione di sforzo, concentrazione e rigore. Nell’occasione sarà presentato anche il MasterClass che il Quartetto Savinio terrà da ottobre presso la nuova Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo Interviene Stefano Valanzuolo. Per la rassegna Maggio al Trianon sono previsti Venerdì il concerto di Mario Maglione e sabato il concerto di Mirna Doris. Nell’ambito della rassegna “Percorsi sensoriali”, domenica al Tunnel Borbonico in programma le musiche di Bach e Mozart, un concerto dell’Orchestra Accademia San Giovanni, diretta da Keith Goodman con la partecipazione della pianista Valentina Ambrosanio.
Grazie al contributo dell’Associazione “Il sorriso della Befana” si terrà domenica presso gli spazi di Villa di Livia a Pozzuoli l’incontro dibattito dal titolo “Gli oncologi incontrano i pazienti”; un luogo di dialogo dove discutere delle risorse che possono maggiormente aiutare la qualità di vita delle donne colpite da neoplasia mammaria, dalla cosmesi allo shiatsu, dal supporto psicologico alla riabilitazione fisica. Tutti contributi importanti che si aggiungono al ruolo centrale del trattamento medico.
Venerdì presso gli spazi della libreria La Feltrinelli verrà presentato il romanzo di formazione 'La falce e la luna' di Ciro Colonna (Kairos Edizioni); l’autore ripercorre la storia italiana dal secondo dopoguerra fino alla caduta del muro di Berlino. Le vicende personali di Luca, prima bambino nelle campagne della provincia napoletana, poi adulto sradicato al nord, si legano alla fondante utopia comunista di un mondo teso verso una giustizia sociale. Con l’autore intervengono Antonio Carannante e Daniele Sepe. Modera Maurizio Sibilio. Letture di Mariarosaria Riccio. Riparte sabato la rassegna estiva del jazz d'autore al Castel Sant'Elmo. Ormai giunta alla quinta edizione propone come sempre artisti di grande caratura: venerdì Alchemik project è la formazione composta da Danilo Rea al piano, Paolo Damiani al violoncello, Antonio Iasevoli alla chitarra elettrica ed Enrico Del Gaudio alla batteria. Invece sabato sarà la volta di Giovanni Mirabassi trio con Gianluca Renzi al contrabbasso e Lukmil Perez alla batteria è il fortunato progetto musicale che ha trovato fortuna tra la Francia e Tokio. Dotato di grande lirismo, un compositore jazz che affonda le sue radici nella musica classica.   (ilVelino/AGV)
(rep/com) 25 Maggio 2012

martedì 15 maggio 2012

MaidinItali - Mad in Italy: "Quando le follie danno vita ai sogni"

MaidinItali inaugura, oggi, una nuova rubrica dal titolo "Mad in Italy: Quando le follie danno vita ai sogni" dedicata a chi con la propria tenacia e forse anche con un po' di follia riesce a dar forma e vita ai propri sogni. 

Primo ospite Stefano Vignati, giovane autore di Varese, che ci presenta il suo primo romanzo dal titolo "La piccola equilibrista", edito dalla Casa Editrice 0111 edizioni 


 Stefano Vignati:
quando il gioco diventa passione per la scrittura 

Come nasce la sua passione per la scrittura 
"Nasce come curiosità; o meglio, visto che avevo dieci anni, nasce come il gioco di un bambino. Quando penso al mio primo tentativo con la scrittura, mi torna sempre in mente un tema che ho scritto in quinta elementare: era quanto di più banale e scontato si potesse inventare, eppure, in quel paio di fogli scritti per dovere, avevo scoperto quanto ci si potesse divertire con una penna e un foglio di carta: la possibilità di plasmare personaggi, immergerli in una storia e guidarveli per mano; a volte, addirittura lasciarsi guidare da loro. Osservare come loro decidono l’evolversi degli eventi. È forse proprio in questo momento che il gioco diventa passione per la scrittura: quando diventi tanto curioso per le tue stesse storie, che ogni momento libero della giornata è quello giusto per riprendere per mano i tuoi personaggi e vedere dove ti portano"

 Mi descriva con tre parole il suo romanzo
"Psicologico, subdolo e spietato. Psicologico perché ho cercato di rendere quanto più reali e vivi i personaggi, delineando e approfondendo ogni loro ragionamento e la loro visione del mondo che li circonda. Era importante per me che il lettore potesse avere un’immagine immediata e sfaccettata di ogni personaggio. E, soprattutto, che avesse la possibilità di immaginare l’evoluzione dei loro rapporti, e delle gerarchie che li legano: non mi sembra corretto “stupire” il lettore senza dargli neppure una piccola, magari nascosta, possibilità di intuire cosa potrebbe accadere. Ed è subdolo proprio per questo, perché è guidato da un narratore che vuole fossilizzare nel lettore le sue certezze, e le sue sicurezze, per poi ribaltarle, sgretolarle poco per volta.  Infine è spietato, perché non cerca di attenuare la crudezza del linguaggio o della scena con giri di parole. Se il momento e la personalità richiedono un sano turpiloquio, allora non disdegniamo di inserirlo: la sincerità nel comportamento dei personaggi è fondamentale, e tutti ne La Piccola Equilibrista si comportano come il loro istinto e la loro razionalità dettano. Non ci sono personaggi artefatti, ma persone che reagiscono agli eventi nel modo che più gli è consono, senza remore di critica.

Associ al suo romanzo un colore
"Credo proprio che la mia scelta non possa che cadere sul nero. È nel nero dell’oscurità che si nasconde Alessia, ed è il nero della notte a dominare il cielo nelle scene cardine del romanzo. Se non fosse stato per la capacità quasi propria del nero di celare, e occultare, il romanzo non avrebbe avuto lo stesso impatto. È un nero che, sia chiaro, intendo come dubbio, come mistero: mi piace distribuire schegge di instabilità nella normalità, lasciar intuire lo storto dietro ciò che sembra lineare. Cerco di colorare con un pizzico di nero ogni cosa che scrivo, perché il nero è un colore obliquo: può essere tanto lucido da riflettere chi lo osserva, e gli occhi di chi lo osserva, e intanto celare la realtà dietro questa patina sottile di finzione. Il nero è il colore del colpo di scena, e il colpo di scena è uno degli strumenti più magici che la narrazione possegga: ribaltare le convinzioni di chi legge? È uno spasso!"

Associ al suo romanzo uno dei cinque sensi
"Anche qui credo di non avere dubbi: la vista. Ho sempre cercato, da lettore, autori capaci di farmi immaginare l’ambiente in cui dovevo muovermi: e questo non significa sproloquiare del colore dei petali delle rose, o descrivere ogni battito di ciglia del protagonista, ma scegliere con attenzione quei pochi particolari che rendono vivida la scena. E allora ho tentato di costruire gli ambienti sui particolari, e di plasmare i personaggi su singoli gesti o eventi. Di suggerire ambienti e personalità, insomma, alla fantasia del lettore. Per dirla al modo dei manuali, ho cercato di mostrare, e non di descrivere: il lettore dovrebbe dimenticare di trovarsi di fronte a un asettico foglio bianco, ma vedere nelle parole tutto ciò che accade. "

Perché dovrei acquistare il suo libro
"Risposta difficilissima. Come logico sono di parte, quindi qualsiasi valutazione su stile, trama o presa del romanzo sarebbe poco credibile: lascio queste considerazioni a chi ha letto e leggerà. Perché acquistare questo libro? Perché racconta una storia. Non è un libro che insegna qualcosa, non è un libro che sbandiera valori, o sostiene teorie. Quando è nato, non pensava neppure a essere pubblicato: era una storia che voleva essere raccontata, era un’idea, un incipit solitario, che voleva soltanto svolgersi. Qui io non faccio altro che raccontarvi una storia, in un romanzo che vuole catturarvi e accompagnarvi per mano. Divertirvi, spaventarvi, incuriosirvi. Se avete voglia di ascoltare una storia e di lasciarvi trascinare dalle parole, allora potete prendere in considerazione l’idea di acquistarlo!"

 MaidinItali vuole unire con un gioco di parole la cultura araba a quella italiana. Che valore dà lei alla multiculturalità?
"È un valore, un valore inestimabile. C’è chi si crogiola nella cultura del proprio paese e respinge ogni influenza esterna, neanche si parlasse di una malattia contagiosa. È spesso, quando non si parla di razzismo, un errore di prospettiva: si legge nell’influsso culturale straniero un’invadenza ingombrante, quasi soffocante; o addirittura si teme il rischio di vedere inquinata e svilita da questo la propria tradizione, in pieno atteggiamento snobista. Personalmente credo che il multiculturalismo abbia molto da insegnare, sia nell’ottica della convivenza che in quella della reciproca influenza: se da un lato sono d’accordo che il nucleo forte di ogni cultura debba essere protetto, perché rappresenta l’identità propria di interi popoli, dall’altro non si può negare che la conoscenza delle culture al di là del Belpaese possa solo arricchire. Dovremmo promuovere, ed è un vostro innegabile pregio farlo, la conoscenza delle culture estere: renderle più vicine e meno “esoteriche”, così da accrescere la sensibilità comune verso questa ricchissima risorsa."
Intervista a cura di MaidinItali - Management creativo


L'autore
Stefano Vignati è nato a Busto Arsizio (VA) nel 1990 e vive a Olgiate Olona. Frequenta il corso di Giurisprudenza allUniversità Cattolica di Milano. La Piccola Equilibrista è il suo primo romanzo.

Sinossi: 
Alessia è un’orfana capace di camminare in equilibrio sui fili del telefono. E a Nathaniel, titolare di un Circo, questa dote non può che ingolosire. Quando parte per rapirla si aspetta un’adolescente impaurita. Niente di più sbagliato. In un paesello di montagna che diventa un cupo labirinto di fughe e paure, di fronte a una bambina che si rivela essere tutt’ altro di quanto pensassero, Nathaniel e il suo gruppo si trovano invischiati in una caccia senza tregua. Una caccia che esige un solo vincitore.

martedì 8 maggio 2012

MaidinItali presenta: "Ecososteniamoci"


L'Associazione Pro Lauro ha organizzato per il prossimo 13 maggio, in piazza Lancellotti, Lauro (Av), una giornata interamente dedicata al vivere e mangiare sano nel rispetto dell'ambiente ed all'insegna di un consumo sostenibile.
Durante la giornata inoltre sarà possibile degustare alcuni prodotti di produzione naturale, osservare le opere d'arte realizzate per il Concorso "Ricicliamo con arte" ed ascoltare buona musica. 

 DOMENICA 13 MAGGIO a partire dalle ore 16.00!!

  • Ecco i nomi dei partecipanti:

    - Stand equosolidale a cura della Gi.Fra di Fontenovella,Lauro
    Libreria Guida Nola
    - Laboratorio sul riciclo a cura dei l Mondo Che Vorrei
    - Scaramurè (gastronomia)
    ...
    - Stand equosolidale a cura dell'associazione
    Libera Avellino
    - Lagos ArtLab

    - Le Creazioni di Gina
    Riciclare E Creare
    - Greenpeace
    - Azienda Agricola Trisolini (degustazione miele)
    - Fiordisalumi Conte (gastronomia)

per altre informazioni e contatti
3274574630 - sentinella@prolauro.it - www.prolauro.it