sabato 31 marzo 2012

Il tempo di una canzone

Napoli - Commozione per lo spettacolo, "Il tempo di una canzone", in scena al Teatro "il Primo" di Napoli dal 29 Marzo e fino al 1 Aprile, regia di Angela Sales.

Su Il Velino - Agenzia Giornalistica
l'intervista ad Angela Sales che ci parla del suo lavoro.
NAPOLI, SALES: DESAPARECIDOS, SPETTACOLO MONITO PER NON DIMENTICARE
Napoli - Angela Sales autrice e regista teatrale, svela i retroscena dello spettacolo in anteprima assoluta, "Il tempo di una canzone", che va in scena questa sera al teatro "il Primo" di Napoli.

Angela Sales, come nasce l'idea di uno spettacolo come "Il tempo di una canzone" sui desaparecidos argentini?Nasce da una motivazione del tutto personale; in famiglia abbiamo avuto un'esperienza simile. Mio zio è un desaparecidos, e il ricordo di quest'uomo a me molto caro, mi è rimasto dentro per anni. Il ricordo di una tragedia a metà, non valutata nella sua interezza, sospesa nel vuoto della sua incompiutezza, aveva lasciato in me qualcosa di irrisolto che dovevo portare a termine grazie al teatro.

Mi racconta qualche particolare della storia? Possiamo dire che non ci siamo inventati assolutamente nulla. Abbiamo ripreso delle testimonianze, delle interviste reali che poi sono state tradotte in drammaturgia. Il protagonista, Adolfo Scilingo, un capitano di corvetta, ex membro dell'Esma (La Escuela de Mecánica de la Armada, era la scuola per la formazione degli ufficiali della marina argentina di Buenos Aires e passò tragicamente alla storia per essere, durante la dittatura, il più grande e attivo centro di detenzione illegale e tortura, ndr), confessa il metodo della desaparicion, dell'annientamento anagrafico e dei cosidetti "voli della morte"; è un modo per dar vita ai fantasmi di questa tragedia e dar voce e luce ad una storia che i poteri forti hanno per anni taciuto.

Chi ha collaborato alla realizzazione dello spettacolo?In scena ci sarà l'attore Danilo Rovani con Antonio Buonanno, Serena Pisa, Axia Tedeschi e Piera Violante e la partecipazione del Maestro Michele Bonè. Le scenografie sono di Armando Alovisi, i costumi dell'associazione "Briciole di Stelle" e il disegno luci è di Ettore Nigro. La promozione è a cura dell'associazione culturale "MaidinItali – Management creativo".

Lo spettacolo rientra in un progetto molto più ampio, me ne può parlare?
Il mio scopo è quello di non abbassare mai le luci su di un argomento troppo spesso taciuto. Anche perchè vorrei far passare soprattuto questo concetto: che l'unica vera forma di governo che ci può rappresentare è la democrazia, che è senza dubbio l'unico modo per far si che le persone possano essere libere di esistere.   (ilVelino/AGV/Oriana De Iulio)

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